Vi ricordate, cari cittadini, quando scoppiò il caso Tele False?
Un fatto di cronaca che mi ha tenuto con il fiato sospeso per 2 minuti e 3 secondi, tempo di leggere l'articolo e di girare la pagina del giornale.
Ebbene ora la vicenda è arrivata in tribunale. Ecco quanto scrive la Nuova Voce di Rovigo:
Vittorio Sgarbi è il nome da novanta, ma attorno a lui, ci sono altri critici ed esperti d’arte di grido. Il presidente della fondazione Remo Brindisi, per valutare l’autenticità delle opere attribuite a questo artista; il presidente della fondazione Treccani per valutare i presunti Ernesto Treccani; il pittore Ugo Nespolo per peritare le sue stesse opere. E’ il pool di esperti messo in campo dalla difesa, affidata all’avvocato Luigi Migliorini del foro di Rovigo, di Felice Cassetta, 63 anni, noto gallerista di Adria, a processo con altre otto persone, chiamate a rispondere - chiaramente a vario titolo e con differenti gradazioni di responsabilità ipotizzate - di circa 5 - 600 opere d’arte pittoriche considerate dall’accusa false. La vicenda venne alla luce a seguito dell’indagine condotta dai carabinieri del comando provinciale di Rovigo, dai colleghi del nucleo tutela patrimonio culturale e dalla squadra mobile della questura cittadina. La prima udienza del processo, che fa seguito alla citazione diretta a giudizio operata dal sostituto procuratore della Repubblica Ciro Alberto Savino, titolare dell’indagine, si è aperta ieri, di fronte al giudice del tribunale di Adria, sezione distaccata di quello di Rovigo, Lorenzo Miazzi. Una prima udienza occupata, più che altro, dalle questioni preliminari. In particolare, è stata bocciata la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dalla moglie del sindaco di Magnacavallo, nel Mantovano. Mentre, infatti, è stata ammessa quella del marito, lo stesso non è accaduto per quella della moglie, in seguito all’eccezione sollevata proprio dall’avvocato Migliorini. E’ stato quindi definito il calendario del processo, che non appare destinato a concludersi in tempo brevi. La prossima udienza, infatti, è stata fissata per il 12 dicembre prossimo e, dopo quella, ne sono state fissate due o tre al mese sino a marzo, quando si spera di andare a sentenza. Per nulla scontato, comunque, il rispetto della tabella di marcia, anche alla luce di quanto annunciato ieri in aula dall’avvocato Migliorini, che ha mostrato di avere le idee molto chiare su come procedere alla perizia che, senza dubbio, sarà uno dei punti di snodo fondamentali del processo. Migliorini, infatti, ha spiegato al giudice di opporsi a una valutazione a campione delle opere presunte false. Vorrà che siano esaminate una per una dai propri consulenti, capeggiati, come detto, da Sgarbi. Dall’altra parte, anche l’accusa ha puntato su un pool di esperti. Visto il noto temperamento di Sgarbi, insomma, c’è solo da augurarsi che, da dicembre in avanti, la ben nota esclamazione “capre!” non abbia a echeggiare anche per i corridoi del tribunale di Adria.
Come come come??
Sgarbi ad Adria?
Ma è una notizia incredibile!
Un intellettuale sì fine, educato, rispettoso, pacato!
Ora la domanda che tutti si pongono è: Quale completino e quale copricapo indosserà Milva Migliorini per il grande evento?
e ci lamentavamo per il fatto che la mancata delega alla cultura potesse penalizzare la città....arrivano i grandi nomi compreso il signore delle capre....grazie a questo processo la città sarà ancora più bella ed acculturata.
RispondiEliminaOvviamente è una barzelletta