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lunedì 18 luglio 2011

Il giorno dei verbali strappati

Il post apparso sul mio blog il 15/07 ha scatenato non poche reazioni, soprattutto da parte della persona a cui quel post era rivolto e che non ha ritenuto giusto gli venisse dato pubblicamente del bugiardo.
Bene, vorrei ora chiarire una volta per tutte alcune cose. Innanzitutto, la linea comunicativa tra me e lui potrebbe essere più diretta, se solo mi accettasse l’amicizia su Facebook. Magari si potrebbero evitare fraintendimenti e/o la necessità di parlare per interposta persona.
Poi, dal momento che lui dice aver riportato solamente delle testimonianze che ha raccolto in giro per la Strada Granda, ritiene errato che io gli dia apertamente del menzognero. Riguardo a questo, posso dire che a strappare il verbale è stato sicuramente un italiano ma, considerate anche alcune testimonianze, si accetta anche la versione riportata dalla persona in questione. Ribadisco categoricamente che la mia intenzione non è né è mai stata quella di offendere nessuno dando del falso ma solamente di far riflettere. In questo caso, non era tanto emblematico il fatto in sé (episodi del genere sono quasi all’ordine del giorno), quanto il continuo sottolineare le “malefatte” e gli “atti incivili” ad opera di stranieri: questo atteggiamento altro non fa che allontanare le persone, creare diffidenza ed ostilità nei confronti del “diverso” (diverso in cosa, dovrei ancora capirlo), dando un pessimo esempio alle generazioni future, che troveranno spesso nell’immigrato un capro espiatorio aprioristico. Forse sarò un buonista esagerato, però non capisco la necessità di dover sempre riportare notizie o “testimonianze” senza prima verificarle e guarda caso sempre volte alla denigrazione o all’accusa degli extracomunitari, mentre raramente vengono riportate le belle storie di collaborazione e di amicizia. Ciò che faccio nel mio blog non è una caccia all’uomo, né una crociata contro alcuni adriesi, bensì vorrei solo far notare quanto questo clima di intolleranza diffusa non porti a nulla di buono. Adria è una città che tanto s’è impegnata nel dare un’immagine il più “europea” possibile, dato anche i tanti paesi con cui è gemellata. Continuare per questa malsana strada vuol dire, de facto, negare quel clima di convivialità, amicizia e serenità che tanto si promuove durante le bellissime feste dei gemellaggi. Perché non esistono, come dico sempre, cittadini di serie A o di serie B. Oppure sì?


Come ben sapete, non è assolutamente nello spirito del blog nè l'offesa, nè la calunnia, nè la denigrazione. Non mi si confà e soprattutto non ho alcun motivo per "prendermela" con alcune persone, giammai!
Sarei già contento solamente di scatenare qualche riflessione con alcuni miei post.

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