Torna il soave Cecco

Il nostro poeta preferito torna con un'altra lirica che ha per argomento il divieto delle riprese dei consigli comunali.
Caro Cecco, chi meglio di te poteva favellar su cotanto polesano scandaletto?
Ma non mi dilungo oltre e lascio la parola a Ser Cecco.




Sebben ci sfianchi ohimè questa calura
è d'uopo ragionar d'un argomento
che crea disagio e sembra far paura
così che tra i politici è scontento.

Dico della proposta ai grilli ascritta
che in video passi e sia cosa normale
senza tagli e censura, dritta dritta
ogni seduta in Consiglio Comunale.

Ben venga, dico, che possa l'elettore
verificar vedendo ciò che accade
tra quei che ha eletto fidando in loro onore
che il bene devon far per la cittade.

Normato è tal principio TRASPARENZA
che a gran voce tutti san citare
ma or che a voce si vuol dar valenza
par che gran parte voglian rinculare.

Che si dovria pensar di tal dinieghi?
Forse che non convien che gli adriesi
vedano quei teatri biechi e grevi
che in amministrazion passata si son spesi.

No, non convien, credete cittadini,
veder ridotto a banco di mercato
ed ascoltar interventi assai meschini
in loco che al confronto è deputato.

Podria sorger repente un gran sospetto
che abbiam votato per amministrare
non gente di valor e di concetto
ma chi lì solo sta per qualche affare.

E questo dico senza preclusione
a quei di maggioranza e opposizione...
se quel che informa il loro agire è retto
perchè aver paura d'un grilletto
che zompando gagliardo in Municipio
dà voce e immagine a un nobile principio!

Il Sor Cecco in tenuta estiva