Sono un uomo del passato, non riesco a dimenticare facilmente certe cose, ho difficoltà a muovermi “oltre”
Proprio per questo oggi vorrei fare una riflessione su un partito adriese che potrebbe non sembrare, ma esiste, ed esiste per davvero, ossia la FdS, Federazione della Sinistra o, visto il tasso di anzianità che ivi regna, Federazione della Senilità.
E’ un partito che da sempre è in mano ai vecchi, persone che, anche quando ero bambino io, erano già anziane e che continuano ad esserci imperterrite.
Persone che, probabilmente, credono che Marx sia un comico americano del ‘900 e alcune delle quali sono state usate dall’allora PCI solo per fare ostruzionismo in Parlamento.
L’ultima lista che hanno presentato per le amministrative, a parte qualche nome nuovo (e anche giovane!) è la stessa che presentano da 10 anni a questa parte.
Candidati che sospetto essere inesistenti o deceduti anni fa.
Vorrei fare un giretto al cimitero di Adria e magari, nel mio vagabondare, troverei su alcune lapidi i nomi “ALDINO ROMA” o “NICO PIZZO”.
Vogliamo parlare, poi, delle infauste scelte di grafica per volantini e manifesti? Grafica à la page forse negli anni ’70, ma assolutamente inadatta ora. Nessuna capacità comunicativa, inesistenza di dichiarazioni ufficiali, assenteismo totale nella rete, un lungo e protratto letargo.
Non a caso, l’FdS, assieme al Sel, hanno OVUNQUE riscosso un enorme successo in termini di voti e preferenze, tranne che ad Adria.
Cosa vorrà dire?
Credo sarebbe il momento per i “vecchi” del partito di fare una riflessione costruttiva sul perché della sconfitta, sulla loro incapacità di fare un passo indietro.
Il partito non sta andando da nessuna parte, e loro con esso.
La Sinistra Adriese, che alcuni hanno definito ESTREMISTA (e a me vien da ridere pensando a Sega e a Varolo), necessita di un po’ di vivacità, anche culturale, quella che, purtroppo, da qualche anno, non vi ho più visto.
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