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lunedì 20 giugno 2011

Good Morning Vietnam

Questa mattina, al mio risveglio, ho trovato questo regalo fattomi dal mio fratello maggiore, nonché mentore ed enorme amico Pino Sbando







Forse qualcuno potrà faticare a capirne il senso ed io ora lo spiego.
Quando ho aperto il blog, ossia il 31 maggio 2011, la mia intenzione era quella di scherzare sulla situazione ad Adria, non avevo né ho ancora oggi intenti politici né mire di qualsiasi tipo. Non mi aspettavo certamente un tale riscontro di lettori e né di pubblico e la cosa mi ha lasciato senza dubbio lusingato. Tuttavia, nel lasso di poco tempo, la situazione ha preso una piega insperata e che inizia a preoccuparmi, non tanto per me, quanto perché vedo messi seriamente a repentaglio il sacrosanto diritto di libera espressione e di opinione (cosa che dovrebbe allarmare tutti).
Prima sono iniziate le velate minacce: “ti troveremo, non puoi nasconderti”, “ti denuncio, ti querelo”, poi gli attacchi sulla mia identità anonima “ci si deve prendere la responsabilità di ciò che si dice, non nascondersi dietro baffi e parucca”, poi, fatalmente, tutti coloro che ce l’avevano con me, dopo aver visto che in realtà il Sindaco sembra averla presa bene, si sono misteriosamente addolciti e affermano di ridere alle mie trovate, che sino a qualche istante prima erano penose. Poi le difficoltà per organizzare un evento più ludico che altro, facendolo passare come propaganda politica, quando, in realtà, più e più volte ho ribadito la mia estraneità a qualsiasi movimento.
Tutta questa situazione ha del paradossale e dell’assurdo. I miei post vengono presi più in considerazione di articoli del giornale, si chiede a me di smentire o rettificare quanto detto, quando non si è capito che io sono un singolo che esprime il suo parere e che, come tale, potrebbe anche dire delle stronzate.
Juanin qua, Juanin là, ha detto, ha scritto… ma NESSUNO (tranne una persona, ad onor del vero) che abbia pensato a ribattere ai miei post con strumenti altrettanto efficaci, usando Facebook, un altro blog, la stampa.
Siete voi che mi avete fatto diventare un caso, non io. Siete voi che parlate sempre di me e continuate a chiedervi chi si celi dietro Juanin McNamara.
Siete voi. E sappiate che, siccome sto facendo SATIRA e non POLITICA, io andrò avanti, sempre.
Se non si riuscirà ad organizzare l’evento, non preoccupatevi: ci sono altri modi per veicolare il mio messaggio.

1 commento:

  1. metterei a disposizione casa mia ma ho solo 12 sedie....troppo poche per il popolo di juanin

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