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sabato 11 giugno 2011

Juanin per il sociale

Carissimi/e, come molti di voi sapranno, domani 12 e lunedì 13 giugno si terrà il referendum abrogativo sui seguenti temi: privatizzazione dell'acqua (i primi due), produzione di energia nucleare e legittimo impedimento. Non sta a me ricordarvi quanto importante sia recarsi alle urne per esprimere il proprio voto. Già molti prima di me l'hanno fatto in  maniera molto più precisa ed esaustiva. Tuttavia credo che sia per tutti un'occasione importante per sentirsi partecipi di decisioni che riguardano la collettività ed il nostro futuro. Lo so che molti hanno intenzione di traferirsi in paesi molto più accoglienti e civili, però non mi pare bello lasciare a noi che restiamo tutte le scorie da smaltire, l'acqua che la costa un casin  (lo so che scenderanno i prezzi dei deodoranti, però a me la doccina piace farmela spesso,  che ci volete fare, sono un damerino), il parlamento pieno di signori di dubbia fama e moralità. Qui non è una battaglia di parte, nè di partito: è una scelta trasversale, che riguarda tutti, perchè, fino a prova contraria, il cancro non fa distinzioni, l'acqua è vitale per tutti e il parlamento dovrebbe rappresentare il popolo nella sua interezza (il condizionale è d'obbligo). Dunque, carissimi, anche se domani ci dovesse essere bel tempo e vorrete andare al mare a Rosolina o a Bocca7, fate prima un salto al seggio. Vedrete come vi godrete poi la vostra giornata di relax, soddisfatti per aver espresso il vostro parere. E prima di partire per le spiagge, portate i nonni a votare. Io, ad esempio, domani passo a prendere i miei, Gustavo e Adelina  McNamara, li porto al seggio e poi ci andiamo a fare assieme una bella colazione al bar, così facciamo due chiacchere e mia nonna mi dirà: "Ara lì un bel fiolo come tì ancora sensa na puteleta! Dai valà, anquò a mezzodì te fasso i risi coi fegadini, cussì te metti sù un fià de peso che te me pari un caucio".
E mi raccomando! NON sovrapponete le schede, sennò viene fuori un casotto, annullano il voto, il quorum non si raggiunge e tra 10 anni ci troveremo con bidoni de scorie in tel giardin, l'acqua a € 89 al litro e lo stesso presidente del consiglio (ahibò, solo al pensiero...)
Domani tutti a votare, ci conto!






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