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giovedì 7 luglio 2011

Pugno di ferro contro i ciclisti che sfrecciano per il corso

Su "Il Gazzettino" di oggi leggo:

«Prendo atto con soddisfazione che la pubblica amministrazione, ed in particolare il vicesindaco Giorgio D'Angelo, hanno deciso di affrontare, con la massima determinazione e con tolleranza zero, il gravissimo problema delle biciclette che sfrecciano per il corso». Lo fa presente l'ex candidato sindaco del centrosinistra Paolo Ruzza. «Sono convinto che le regole vanno rispettate».
      Ruzza plaude anche al fatto che la decisione è stata presa da una amministrazione che secondo il suo punto di vista avrebbe sempre respinto finora come veleno la logica delle sanzioni: «Adria non deve essere più la città delle multe è stato più volte detto. Ora sia chiaro che nessuno propugna ostinazione o l'accanimento ma attenzione e rispetto non solo verso chi si sente vessato o ingiustamente punito da uno zelo ritenuto eccessivo ma anche verso chi di comportamenti incivili è la vittima».
      L'esponente dell'Idv si riferisce non tanto alle infrazioni al Cds ma anche ad altre infrazioni come ad esempio i conferimenti fuori norma dei rifiuti, le deiezioni dei cani, l'imbrattamento dei muri ed il danneggiamento di beni pubblici e privati. «Mi sembra che la fase dell'educazione e dell'informazione ci sia stata. Se proprio si vuole si faccia un ultimo appello ma poi, per rispetto di chi si comporta correttamente, si proceda alle giuste sanzioni. E proprio a questo proposito mi ricollego al tema iniziale segnalando che forse più delle biciclette, molti adriesi sono preoccupati per quanto succede di notte sotto le loro case. Ci sono luoghi in città che da una certa ora in poi diventano dei veri territori franchi in cui come minimo regna l'inciviltà e la mancanza di rispetto quando anche non qualcosa di ben più grave. Cito, ad esempio, il parcheggio delle Magistrali, occasione di ritrovo poco edificante, di schiamazzi e di atti di vandalismo, di piazzetta Casellati, campo di calcio notturno per scalmanati e chiassosi giocatori, piazza XX Settembre e tanti altri in centro e in periferia. Abbiamo più volte posto la questione del rumore, del rispetto per chi al mattino si deve recare a lavorare, degli anziani, dei bambini, della libera e tranquilla circolazione da parte di tutti e a qualsiasi ora. Siamo perciò a chiedere al comune di attivarsi prontamente, specie ora che la stagione estiva acuisce ancora di più problema».
      Proposte concrete possono essere una adeguata illuminazione a giorno delle zone più nascoste, il controllo tramite la Pm e tramite una adeguata sensibilizzazione delle forze dell'ordine di questi luoghi a rischio" «Dissuadendo - conclude- con ogni mezzo i frequentatori da ogni uso improprio e da ogni comportamento incivile»

Il Ruzzone è d'accordo con le multe alle bici indiavolate che sfrecciano per il Corso. Oè, ma cosa avete in testa, adriesi?  Il Corso è per ammirare le vetrine, chiacchierare, incontrare mendicanti insistenti ma che girano in macchine lussuose e non per farne il giro d'Italia o per farci cacare i cani. Villani! 
Da oggi tolleranza zero. 
Il buon leghista D'Angelo ha già chiamato l'esercito per pattugliare il Corso mentre i Lagunari verranno impiegati per presidiare il canale, proteggendo i cigni che trasmettono una sensazione di benessere e di tranquillità, da vili attacchi culinari.

2 commenti:

  1. Ho visto sui giornali locali la pubblicazione del mio articolo sul tema delle multe alle biciclette per il Corso e altre amenità varie.
    Peccato però che da un lato l' opera di taglia e cuci operata sull' articolo integrale (visibile sul mio... profilo facebook) dall' altro i titoli riportati ne abbiano stravolto il senso trasformandolo in uno sperticato elogio del pugno di ferro della giunta sui ciclisti del Corso quando era in realtà vagamente ironico nel senso di criticare un provvedimento che per quanto giusto coglie un aspetto per me secondario e di troppo facile soluzione rispetto ad altri temi sulla sicurezza più importanti e complessi sui quali per me l' Amministrazione non ha finora messo adeguatamente mano.
    Pregherei i miei lettori di prendere visione dell' articolo originale su facebook per prendere atto di questa parziale lettura data sui giornali.
    Penso comunque che quando c' è un fraintendimento non è colpa di una sola delle parti per cui per quanto mi riguarda mi scuso per non aver saputo trasmettere chiaramente il mio pensiero, cercherò di essere più diretto. Ad ogni modo l' interpretazione autentica del mio intervento è quella sopradescritta.

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  2. Il divieto di transito per cicli e motocicli per il corso c'è da quando ero piccolo, ( io ho 41 anni ). Sinceramente penso inutile montare un caso su un' articolo del " Gazzettino ", altrimenti comunemente noto come " giornale delle commari ". Corretta la precisazione di Paolo Ruzza, che la dice lunga sulla bontà dei giornalisti del Gazzettino.

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