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giovedì 4 agosto 2011

L'ultimo e poi me ne vado, giuro!

Stavo per riprendere il treno per tornare nel mio luogo di villeggiature quando m'è arrivata questa mail e mi sembrava brutto attendere Settembre per pubblicarla!
Dunque, ecco a voi il ritorno di Recia


Ho fatto un sogno: il nostro Municipio rimesso a nuovo, come in una moderna città, rivolta al futuro. Passeggio con un cono di gelato in mano, in una calda serata d’agosto: sono lungo il Corso della mia città e arrivo davanti all’ingresso di Palazzo Tassoni, un pannello tre metri per tre ne impedisce l’accesso ma riesco a passare lo stesso, scostando con facilità una tavola di legno. All’interno tanta polvere, i lavori già avviati, si intravedono lo stemma della Regione Veneto ed altri, mischiati alle suppellettili ancora in disordine e agli attrezzi delle ditte che vi stanno lavorando. Si intuisce già, a grandi linee, il risultato finale… Dimenticheremo presto il vecchio ingresso e, senza dimenticare la tradizione, chi entrerà in Municipio avrà l’orgoglio, da cittadino, di passare attraverso qualcosa di nuovo. Ragiono fra me e me: ma questo basterà? E’ solo un intervento di facciata? E tutto il resto, i problemi più pressanti, i progetti già esposti? Rimarranno nel cassetto? Finisco il mio gelato, getto quello che resta del cono in un cestino di Piazza Groto e mi avvio verso casa… In Piazza Bocchi la mia attenzione viene attirata da un altro pannello, che annuncia la Festa del volontariato del prossimo settembre; è attaccato alla parete dove ha sede la Pro Loco, e non credo ai miei occhi: per comporre in numeri romani la cifra dell’edizione di quest’anno hanno recuperato il nastro adesivo dell’anno scorso, riattaccandolo disordinatamente fino a somigliare al numero voluto, l’effetto è a dir poco osceno. Poi sotto, come se non bastasse, hanno incollato un foglio di carta inserito in una busta di plastica perché non si bagni, per indicare la data della manifestazione. In alto, un adesivo con lo stemma del Comune è incollato fra due bandierine con il verde in alto, il bianco al centro, il rosso sotto. Non voglio neanche ipotizzare riferimenti alla nostra bandiera, penso ad un gemellaggio… Ne osservo per un po’ l’effetto e mi chiedo se a nessuno possa essere venuto in mente di fare qualcosa di meglio, visto il risultato finale. In quell’istante mi sveglio, chiedendomi cosa volesse significare quello che avevo sognato, ma senza trovare risposte. E’ mattina e mi alzo e, come d’abitudine, percorro in bicicletta la strada di sempre, passando proprio davanti alla sede della Pro Loco. La mia attenzione è attirata dal pannello visto nel mio sogno e, con mia sorpresa, lo trovo invece completamente diverso, appena rifatto, le date riportano l’esatta edizione, ben disegnata, e non c’è più la busta di plastica con il foglio dentro, persino la bandiera italiana è stampata correttamente, c’è anche spazio per una piccola sponsorizzazione, le Associazioni avevano deciso di fare richiesta ad una Banca che aveva concesso un piccolo contributo per stamparlo, erano stati sufficienti cento euro. Tutto questo mi è riferito dal giornalista del Gazzettino, che incontro per caso nei paraggi. Mi verrebbe voglia di raccontargli del mio sogno… ma mi mordo la lingua e proseguo, la mia città stamattina è piena di sole.




Desso, però, basta.
Chiudo e vado in ferie. 
Adieu

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