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martedì 8 novembre 2011

La nonna, il computer e la merda de can

Riporto di seguito un ilare contributo da parte della mia amica Armida Guerra

A casa nostra la tv si guarda poco e malvolentieri. Sarà la scarsa qualità dei programmi, sarà che Caio (il mio fratellino) preferisce stare chiuso in bagno per delle ore a leggere i fumetti (dice lui... ma mi sa che è l'adolescenza che bussa alle porte), sarà che nonna Astolfa dopo 34 secondi netti di permanenza davanti allo schermo comincia a russare come un trombone, va a finire che, come spesso accade quando si decide di rimanere a casa, il nostro passatempo preferito è giocare a briscola e spettegolare sui vizi dei nostri concittadini. Orbene succede che mi devo assentare ma non ho voglia di lasciare la nonna da sola davanti alla tv (e se dovesse addormentarsi ed inghiottire la dentiera?). Devo trovarle un passatempo che la tenga sveglia... Caio è chiuso in bagno e non vuole uscire e allora telefono all'Umbertino (che è il bimbo ipertecnologico che abita vicino a casa mia) perchè mi sta frullando per la testa un'ideuzza... Voglio far conoscer l'Internet anche a nonna Astolfa e miglior insegnante dell'Umbertino secondo me non ce n'è.
Dopo 10 minuti arriva l'Umbertino  e in quattro e quattr'otto organizzo il tutto. Spiego a nonna la mia idea (ricevo il suo benestare sembra anche con un minimo di entusiasmo), appoggio il mio computer portatile sul tavolo della cucina e faccio le raccomandazioni del caso all'Umbertino: soprattutto niente scorribande su siti porno (di erotomani in famiglia ne basta e avanza uno ed è quello chiuso in bagno).
Saluto ed esco.
Terminati i miei giri (dovevo andare a vedere per comperare un servizio da tè assieme a mio moroso Oriano ma poi è finita che abbiamo litigato perché a me ne piaceva uno con la teiera a forma di cigno, però a lui non piaceva e non c'è stato verso di convincerlo... vabbè lasciamo perdere... è una storia lunga...) torno a casa e girando la chiave nella toppa sento la nonna che ride, ma ride, ride e ride proprio come una matta (in dialetto si dice: "l'è imboressà") e c'è l'Umbertino tutto preoccupato perchè non riesce a calmarla e ha paura che le venga un sciopon. Ma che sta succedendo santiddio! Caiooo esci dal bagno che ci sei dentro da questa mattina e tu Umbertino spiegami perchè c'è la nonna in preda alle convulsioni. Allora il bambino gira lo schermo del computer verso di me e mi fa vedere la causa dell'ilarità della nonna: navigando in Internet si sono imbattuti in un filmato dal titolo "Adria interviste e protagonisti" e in questo filmato c'è uno con il microfono che ferma gli adrioti (c'è n'è qualcuno più famoso ed importante di altri) facendo loro delle domande abbastanza sconclusionate e gli adrioti rispondono o in dialetto o con un italiano da far rizzare i peli e dicono delle cose che non è tanto quello che dicono (che per carità sembra la sagra delle banalità) ma è per come lo dicono. Insomma, si è divertente, ma ancora non capisco il motivo di tanta ilarità. C'è da ridere si, ma è più per non piangere. Umbertino, che c'ha un capire che non è da tutti, percepisce la mia perplessità e con il mouse porta avanti lo streaming del filmato fino ad un punto dove c'è un anziano signore baffuto (a dire il vero abbastanza famoso ad Adria) il quale probabilmente è un genio, perché senza ombra di dubbio stava prendendo in giro l'intervistatore, continuando a sostenere che il problema principale ad Adria sono le "merde de can". Lo spettacolo offerto in quel momento dal piccolo monitor del mio computer divenne davvero surreale, un momento di comicità assoluta, geniale e prorompente. Iniziai a ridere anch'io come una matta e solo dopo una decina di minuti riuscii con fatica a calmarmi e a far calmare la nonna. Ve lo giuro cari lettori, la gag della "merda de can" rimarrà per sempre nel mio cuore ed è perchè sono davvero buona e magnanima desidero condividerla con tutti voi (assieme al resto de "Adria interviste e protagonisti"). Tenete e godetene tutti: 
http://www.polesine.biz/polesinetv/musicvideo.php?vid=3b99ce225


3 commenti:

  1. Caro Juanin,
    il vecchietto che sembra essere così preso dal problema delle deiezioni canine è un personaggio noto agli adriesi un po' più attempati.
    Ebbene egli è uno storico socialista (alla Pertini per intenderci), figlio di un partigiano che ha fatto la storia dell'antifascismo adriese (nome da partigiano: Marchin)e padre del tuo grande amico Ersilio Gallimberti (non sempre il detto "talis pater talis filius" è vero).
    E' molto simpatico ed intelligente e, se un po' lo conosco, stava prendendo per il culo il ridicolo intervistatore.
    Saluti.

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  2. @ Anonimo: Infatti la cara Armida ha scritto che si trattava probabilmente di un genio :D Effettivamente, questo video è fenomenale... Tipo il ragazzo che non vuole stare ad Adria, e vorrebbe vivere in grandi metropoli col futuro assicurato tipo Rovigo e Padova :D
    Il padre del carissimo Ersilio? Straquoto la sua considerazione sui proverbi :D

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  3. L'anonimo definisce mio padre " storico socialista " : chi 20 anni fa non era socialista ? Se volevi lavorare dovevi essere o socialista o comunista o democristiano. E per questo che mio padre è talmente disgustato della politica italiana che non digerisce più nessuno, dall'estrema destra all'estrema sinistra. In merito ai partigiani erano altre paste di uomini, niente a che vedere con i Vs. Sega, Andreini, Ruzza, Galuppo e compagnia bella ! Stava prendendo per il culo il ridicolo intervistatore ? Non penso proprio e poi ridicoli siete voi e non Leandro, sempre competente, preciso e assolutamente equilibrato. Questione proverbi : voi non mi conoscete e non conoscete nemmeno mio padre. Quindi non avete voce in capitolo. A breve ci sarà un post sull'annosa questione " merde de can " ! Leggetevelo e fatevi una cultura !

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